Come calcolare lo stipendio netto 2025 a partire dalla RAL

Marzo 28, 2025

Come calcolare lo stipendio netto 2025 a partire dalla RAL.

 

Ogni offerta di lavoro manageriale è incentrata sulla RAL. Ti spieghiamo bene che cosa significa questa sigla, quali voci la compongono e soprattutto come utilizzare questo valore per calcolare lo stipendio netto mensile in busta paga nel 2025.

Che cosa è la RAL: acronimo e significato

La sigla RAL è l’acronimo di Retribuzione Annua Lorda. Letteralmente quindi con questa espressione ci riferiamo al valore totale della retribuzione che il lavoratore percepisce annualmente, al lordo delle trattenute fiscali sullo stipendio.

In altre parole dunque la RAL non solo definisce il tuo potenziale guadagno annuale, ma rappresenta anche un indicatore chiave per valutare un’offerta di lavoro o negoziare un aumento.

Soprattutto in posizioni dirigenziali e manageriali il gancio al salario che viene presentato dal cacciatore di teste è la RAL: difficilmente nella proposta si parla direttamente di stipendio mensile. Ed ecco perché è così importante saperlo estrapolare correttamente per poter valutare l’effettiva convenienza di un’offerta di lavoro rispetto all’attuale busta paga e calcolare esattamente quanti soldi entreranno ogni mese nelle tasche del lavoratore assunto.

Quali voci dello stipendio sono incluse nella RAL e quali no

Ogni assunzione prevede un accordo datore-dipendente sul valore della RAL. Questo importo include tutte le tasse sul reddito, quindi le trattenute IRPEF, assistenziali e previdenziali applicate dal datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta.

Il valore della RAL, dunque, è composto da:

  1. la somma delle retribuzioni mensili lorde dell’anno;
  2. le ritenute previdenziali e assistenziali, di norma i contributi INPS a carico del lavoratore previsti per il comparto lavorativo su cui si applica poi il taglio del cuneo fiscale;

le trattenute IRPEF, ovvero le tasse sugli stipendi dipendenti calcolate in base allo scaglione di reddito di appartenenza.

Sono invece esclusi dalla RAL:

  1. eventuali bonus in busta paga, come il Bonus Renzi (trattamento integrativo)
  2. le detrazioni fiscali (da lavoro dipendente) previste dalla normativa fiscale.

Questi importi vanno ad aumentare il netto in busta paga, ma non concorrono alla formazione del lordo annuo.

Questa considerazione è fondamentale per calcolare lo stipendio netto mensile 2025 a partire dalla RAL in modo corretto e preciso.

Da RAL a stipendio netto 2025

Supponiamo quindi di avere come dato noto di partenza il valore RAL di una proposta di lavoro. Come si arriva da questo a calcolare lo stipendio netto percepito? Allo stesso modo in caso di trattativa salariale in termini di RAL come si calcola l’aumento mensile, netto ed effettivo che si ottiene in busta paga?

Oggi esistono online strumenti automatici per il calcolo veloce, esatto e gratuito dello stipendio netto a partire dalla RAL (www.calcolastipendionetto.it ).

In alternativa puoi procedere manualmente. Ecco i passaggi da seguire:

  1. calcola il reddito imponibile (corrisponde alla retribuzione lorda meno le ritenute previdenziali);
  2. a questo importo sottrai la trattenuta IRPEF lorda (basata sullo scaglione di reddito più addizionali regionale e comunale);
  3. dividi l’importo dello stipendio netto annuale così ottenuto per il numero di mensilità previste dal contratto o dal CCNL, considerate anche tredicesima e quattordicesima se dovute;
  4. aggiungi eventuali bonus e detrazioni spettanti.

Calcolo stipendio dalla RAL: come fare la simulazione online con un esempio pratico

Di fronte a una proposta di lavoro, i candidati si chiedono a quanto corrisponde come stipendio netto in busta paga la RAL offerta.

Per aiutare con un esempio pratico, di seguito proponiamo una simulazione di calcolo dello stipendio netto mensile a partire dal lordo annuo (RAL) effettuata utilizzando il calcolatore suggerito (ne esistono diversi equivalenti online).

A questo valore vanno tolti i contributi previdenziali, l’IRPEF (dal 2024 rispetto gli anni precedenti vengono accorpati i primi due scaglioni con un’aliquota del 23% fino a 28.000 euro), le addizionali IRPEF regionali e comunali.

Successivamente è possibile recuperare parte dell’IRPEF grazie alle detrazioni dovute ad esempio a una bassa soglia di reddito, figli e familiari a carico.

Lo scenario inserito e ipotizzato è quello di un lavoratore impiegato residente in Lombardia, senza familiari a carico, applicando il bonus 100 euro, per contratti in cui lo stipendio prevede 13 mensilità. Ecco la tabella riepilogativa dei risultati:

RAL annua

Netto mensile (13 mensilità)

30.000 €

1.882 €

35.000 €

2.016 €

40.000 €

2.103 €

50.000 €

2.478 €

100.000 €

4.380 €

Il calcolo dello stipendio netto part time non cambia rispetto a quello full time, basta semplicemente inserire lo stipendio lordo percepito annualmente.

Selezionando l’opzione di apprendistato nell’apposita tendina del simulatore, il calcolo dello stipendio netto per l’apprendistato viene calcolato applicando il contributo INPS agevolato a carico del lavoratore del 5,84%.

Calcolo online dello stipendio dalla RAL: quanto è preciso?

Abbiamo visto quanto è facile usare questo strumento per il calcolo dello stipendio netto mensile a partire dalla RAL. Ma quanto è attendibile lo stipendio netto calcolato con i simulatori online a partire dalla RAL? Il dato è corretto e tiene conto delle mensilità previste in busta paga e dei giorni effettivi di lavoro dipendente ma va detto che può variare a seconda del contratto di lavoro (CCNL commercio, edilizia, alimentari, artigianato ecc.) che potrebbe prevedere contributi specifici aggiuntivi di categoria e/o un differente contributo INPS.
Lo stipendio netto calcolato in questo esempio,  inoltre non tiene conto di eventuali detrazioni e deduzioni aggiuntive quali spese mediche, deduzione abitazione principale, che vengono applicate in fase di dichiarazione dei redditi.

Altri fattori da considerare che possono far oscillare l’importo esatto dello stipendio mensile netto sono:

  • l’aliquota contributiva applicata dall’Ente previdenziale di competenza sul reddito del lavoratore (l’aliquota INPS è del 9,19%, mentre quella a carico del datore di lavoro varia a seconda del settore);
  • eventuali altri redditi percepiti;
  • accesso a bonus fiscali.

La stima quindi può essere considerata più precisa quando il contribuente ha una situazione contributiva semplice priva di altri redditi o deduzioni ma potrebbe variare anche significativamente in caso delle suddette variazioni. La simulazione resta comunque utile per comprendere ad esempio l’effettiva entità di un possibile incremento retributivo.

Ecco inoltre alcune novità fiscali 2025 che potrebbero incidere sulla precisione del risultato.

  • Cuneo fiscale 2025

Nel 2025 ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta una somma che non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF, calcolata in base a una percentuale applicata al reddito da lavoro dipendente:

  • 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;
  • 5,3% per redditi tra 8.500 e 15.000 euro;
  • 4,8% per redditi superiori a 15.000 euro

Se il reddito è compreso tra 20.000 e 32.000, la detrazione di riferimento equivale a 1.000 euro; oltre questa soglia, si applica una detrazione decrescente e graduale che si azzera al tetto di 40.000 euro.

  • Incentivi speciali per i lavoratori 2025

Per le lavoratrici con almeno due figli, è stata eliminata la contribuzione (sconto del 100%) sulla retribuzione per un periodo fino a 10 anni dal secondo figlio o fino a 18 anni con tre figli.

  • Deduzioni anno 2025

Nel 2025, le aziende che assumono personale possono beneficiare di una nuova detrazione del 120% sul costo del lavoro se aumentano l’occupazione su base annua, con un’ulteriore elevazione al 130% per le assunzioni di lavoratori svantaggiati. La Decontribuzione Sud rimane in vigore per le assunzioni nel Mezzogiorno, e può essere cumulata con l’extra-deduzione.

  • Benefit 2025

Anche se non concorrono al reddito, sono da considerare i benefit messi a disposizione del datore di lavoro, nel 2025 quali: buoni pasti, welfare aziendale, fringe benefit.

  • Buoni pasto

I buoni pasto sono esenti da tassazione fino a un importo massimo di 8€ giornalieri per quelli elettronici e 4€ per quelli cartacei. Buoni pasto con importi superiori sono invece imponibili sull’eccedenza.

  • Fringe benefit

I fringe benefit sono degli importi erogati dal datore di lavoro per il singoli dipendenti, dal 2024 fino al 2027 sono esentasse fino ad un massimale di 1000€ all’anno che salgono a 2000€ nel caso di figli a carico.

  • Welfare aziendale

Il welfare aziendale consiste in alcuni prodotti o servizi che il datore di lavoro può erogare ai dipendenti con lo scopo di aumentare il loro benessere. Gli importi relativi a queste spese sono esentasse e a differenza dei fringe benefit non possono riguardare a discrezione un singolo dipendente ma devono valere per tutti i dipendenti (possono essere differenziati però per categoria o livello dei dipendenti).

Dove si vede la RAL in busta paga?

Sul cedolino paga non è indicata espressamente la RAL, tuttavia questo valore può essere estrapolato facilmente dal documento. In particolare la retribuzione annua lorda è presente nella busta paga sotto la voce “Totale competenze”.

Come si calcola la RAL dalla busta paga?

Il procedimento per calcolare la RAL partendo da una singola busta paga è semplice. Basta infatti:

  1. leggere la retribuzione mensile lorda;
  2. moltiplicarla per il numero di mensilità.

Oltre alla revisione di scaglioni e detrazioni sul lavoro, e alla proroga del taglio del cuneo fiscale, segnaliamo anche il nuovo calcolo dell’ex Bonus Renzi (modificato per compensare le nuove regole sulle detrazioni in busta paga tarandolo sostanzialmente sulla platea dei beneficiari consueta) e l’aggiornamento delle addizionali regionali a completare il quadro delle novità fiscali con impatto in busta paga.

RAL e prospettive di carriera per i manager

Per i manager e i professionisti di alto livello, la RAL è solo una parte dell’offerta di lavoro. Un head hunter esperto sa che il valore di una proposta va oltre il semplice stipendio e include benefit quali:

  • Bonus annuali e incentivi a lungo termine;
  • Auto aziendale, stock option o piani di welfare;
  • Opportunità di formazione e crescita professionale;
  • Flessibilità lavorativa e smart working.

Un head hunter qualificato non si limita a negoziare la RAL, ma presenta un quadro completo dei vantaggi che rendono un’offerta realmente competitiva. Ad esempio, un manager potrebbe preferire un pacchetto con benefit sostanziosi rispetto a un aumento puramente monetario.

Conclusione

Che tu stia valutando una nuova opportunità lavorativa o cercando di ottimizzare la tua retribuzione, comprendere la RAL e il calcolo dello stipendio netto è essenziale. Rivolgiti a professionisti esperti, come un head hunter o un consulente del lavoro, per assicurarti di ottenere il massimo dalla tua carriera.

Magugliani Mattia (Managing Director)

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